Cinque sigarette e mezzo ogni 100 fumate in Italia sono di provenienza illecita, nei primi 9 mesi 2019. Il mercato nero sottrae alle casse dello Stato 800 milioni l'anno e vede ancora a Napoli la sua capitale. Qui un pacchetto ogni quattro è illegale. Sono questi alcuni dei dati dello studio: "Flussi, rotte e luoghi del contrabbando di sigarette: le principali caratteristiche dei traffici illeciti in Italia", realizzato per British American Tobacco (Bat) Italia dai fondatori della start-up sulla sicurezza dell'Università di Trento Intellegit, Andrea Di Nicola e Giuseppe Espa.
All'evento di presentazione del rapporto, Bat ha donato alla Guardia di Finanza di Napoli cinque auto e l'app Combat per contribuire a contrastare l'illegalità nel mercato del tabacco.
L'app, sviluppata da Intellegit, permetterà alle forze dell'ordine di consultare, aggiornare e condividere informazioni su ciascun marchio di contrabbando rilevato in Italia. "La legge di Bilancio sembra prevedere anche quest'anno ulteriori sacrifici per il nostro settore senza considerare, apparentemente, l'inevitabile conseguenza di favorire così il mercato illecito che in Italia, in media, priva l'Erario di circa 800 milioni l'anno", osserva la presidente e amministratrice delegata di Bat Italia, Roberta Palazzetti, che chiede piuttosto allo stato di puntare a contrastare il fenomeno destinando più risorse a forze dell'ordine e magistratura. Lo Stato, propone inoltre Palazzetti, "potrebbe soddisfare l'esigenza di stabilizzazione o incremento del gettito attraverso incrementi fiscali rivolti ad altri prodotti del settore come quelli a tabacco riscaldato, anche perché - osserva - il rischio è che la coperta si riveli essere troppo corta, con inevitabili ricadute sulla filiera tabacchicola" e i suoi 50 mila lavoratori.
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