Piazza Affari si conferma debole
(Ftse Mib -0,4%), con lo spread in rialzo a 150,4 punti, per le
difficoltà del Governo sulla vicenda Ilva e dopo la conferma del
calo del 2,1% della produzione industriale italiana in
settembre. Le vendite si concentrano sui bancari Banco Bpm
(-0,9%), Unicredit (-0,8%) e Ubi Banca (-0,7%), mentre Intesa
(-0,36%) è più cauta ed Mps si porta sulla parità. In difficoltà
Moncler (-1,78%) insieme a Ferragamo (-0,86%), per i timori di
una minor spesa dei consumatori cinesi. In calo Saipem (-1%),
fresca di un accordo strategico con Daewoo, che replica
l'andamento del greggio (Wti -1,4%) insieme ad Eni (-0,65%).
Vendite anche su Tim (-1,3%) ed Fca (-0,96%), mentre, tra i
pochi rialzi, si segnalano quelli di Bper (+0,71%), girata in
positivo, Poste (+0,65%) e Campari (+0,5%). Bene Salini
Impregilo (+2,38%), Bps (+2,53%) e Falck Renewables (+6%), in
calo Bialetti (-3,2%) e Fincantieri (-2,2%).
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