"Non bastano le sentenze di Tribunali
Civili, Corti di Appello, Tar, un pronunciamento del Consiglio
di Stato e una sentenza della Corte Costituzionale a fermare la
pretesa dell'Agenzia delle Entrate di fare cassa con i porti
turistici, richiedendo il versamento di sovracanoni demaniali
non dovuti". E' la denuncia di Ucina Confindustria nautica.
Questo atteggiamento, dice, "mette a rischio 2.225 posti di
lavoro nella portualità turistica, attività che rappresenta un
importante indotto sui territori". Una iniziativa, dice Ucina,
che creerebbe anche "un serio danno d'immagine per la
ricettività turistica". Ucina sottolinea che ora arriva "la
ritorsione della revoca delle concessioni, che colpisce le prime
2 società". "Abbiamo bussato a tutte le porte da anni. Ho
scritto al ministro Gualtieri, ma non ho avuto risposta. Ci
opponiamo a una 'esecuzione da parte dell' amministrazione dello
Stato. Siamo pronti a azioni eclatanti: bloccheremo il porto di
Genova", dice il presidente di Ucina Saverio Cecchi.
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