Dalle grandi città ai piccoli borghi,
in tutta Italia. Tutti insieme. Per stilare un manifesto su
opportunità e sfide e confrontarsi con le istituzioni. Per la
prima volta il popolo degli host, coloro che hanno scelto di
aprire la propria abitazione al turismo, scende in campo e si
incontra con 100 case 100 idee, primo grande evento nazionale di
settore organizzato dalla community di host Airbnb.
L’appuntamento è per il 16 novembre, per quelle che sono già
state ribattezzate le “primarie” dell’ospitalità in casa sui
temi del turismo responsabile e sostenibile
(www.100case100idee.it ).
“Sarà un’occasione per far sentire la propria voce e aprire
un dialogo con gli amministratori locali e nazionali”, racconta
all’ANSA Annalisa, 39 anni, studi in conservazione dei Beni
Culturali e oggi host Airbnb a Bologna. Già confermati eventi in
città grandi e piccole (come Roma, Milano, Firenze, Venezia,
Napoli, Bologna, Torino, Bari, Genova, Belluno e valli
olimpiche, Parma, La Spezia, Cagliari, Palermo, Lecco, Como,
Brescia, Siena, Agrigento, Varese, Monza e Matera), con i tavoli
di confronto aperti a viaggiatori, ma anche associazioni,
amministratori locali e cittadini. Ci si concentrerà in
particolare su tre aree di discussione: la tematica ambientale
(buon vicinato, rispetto dell’ambiente), quella sociale
(sicurezza delle persone, qualità dell’ospitalità, rapporto fra
politiche per il turismo e per la residenzialità) ed economica
(pagamenti digitali e attività in regola con le norme
amministrative e fiscali, indotto commerciale e supporto agli
esercizi di vicinato). Per un settore a volte ancora visto con
pregiudizio, ma in costante crescita: solo negli ultimi 12 mesi
Airbnb ha superato i 10 milioni di arrivi (4,5 in estate), più
della metà fuori dalle 5 mete più visitate e con un impatto
economico sul territorio di 5,4 miliardi nel 2018.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA