Seduta di stallo per la Borsa di
Milano, che ha chiuso piatta (+0,01). Lo spread a 143 punti non
è bastato a sostenere le banche, tutte in rosso: Fineco (-1,7%),
Bper (-1,5%), Banco Bpm (-1,4%), Ubi (-1,1%), Unicredit (-0,8%)
e Intesa (-0,4%). Titolo peggiore del listino principale è stato
Fca (-2%), dopo che la Corte di giustizia europea ha dato
ragione all'Antitrust Ue sulle tasse in Lussemburgo. Non molto
meglio Cnh (-1,2%) e Exor (-1%). In perdita anche Juventus
(-1,8%), come il giorno precedente per l'aumento di capitale da
300 milioni.
A tirare su il Ftse Mib sono stati i titoli legati
all'energia, primo fra tutti Hera (+2,8%), con Terna (+2,5%),
Snam (+2,2%), Italgas (+2%) e Enel (+1,4%). Ci sono stati
guadagni anche per Poste e Diasorin, quest'ultimo libero di
vendere in Europa il suo test per la varicella in attesa della
certificazione anche sul mercato Usa. A salire è stato anche
Atlantia (+1,1%), nonostante i dubbi di Fitch sul rating, con
gli sviluppi dell'inchiesta sul ponte Morandi.
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