Continua la corsa del petrolio a New York, con il greggio che chiude a in rialzo di 62,67 dollari al barile a New York dopo una volata stamani di oltre il 20%, mai così forte dalla Guerra del Golfo nel 1991.
L'attacco alla raffineria saudita di Abqaib provoca un balzo delle quotazioni come non accadeva da quasi trent'anni. Le principali sono economie mondiali costrette a mettere mano alle scorte e gli investitori, sono corsi a comprare oro e i treasuries americani, mentre il taglio alla produzione saudita del 5% rende sempre più probabile lo slittamento della 'Ipo' di Saudi Aramco.
Contenuto, per ora, l'impatto sui prezzi dei carburanti, ma l'Unione petrolifera avverte che l'effetto potrebbe essere "significativo" nel caso di una crisi prolungata.
Il Codacons avverte del rischio di una stangata "fino a 320 euro l'anno a famiglia" se subissero un rialzo prolungato in area 80 dollari.
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