Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Argentina: vara limiti a mercato cambi

Argentina: vara limiti a mercato cambi

Decreto presidenziale,servirà autorizzazione ad acquisto dollari

ROMA, 01 settembre 2019, 19:50

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

 L'Argentina vara delle misure per limitare e controllare il mercato dei cambi a seguito della nuova crisi e l'annuncio di voler riscadenzare il debito.
    Secondo un decreto presidenziale pubblicato oggi la Banca centrale Argentina (Bcra) richiederà autorizzazioni per l'acquisto di valuta straniera (dollari) e il trasferimento all'estero. Vengono fissate anche delle limitazioni per le operazioni in valuta degli esportatori.
   Le misure varate d'urgenza, di domenica, cercano di arginare la massiccia fuga di capitali e il forte acquisto di dollari da parte degli stessi argentini come valuta di riserva, in vista del possibile ennesimo default. Il governo ha infatti nei giorni scorsi annunciato di voler 'riscadenzare' il debito pubblico, anche quello con l'Fmi (pari a circa 56 miliardi di dollari) con l'obiettivo di una sua rinegoziazione. Una mossa non inattesa vista la crisi economica del paese, le mancate riforme del governo e la sconfitta alle primarie presidenziali del presidente Mauricio Macri (le elezioni si terranno ad ottobre) ma che ha inasprito ancora più il crollo dei mercati finanziari. Ora il governo torna indietro su quello che era stato un provvedimento chiave a fine 2015, sollecitato anche dall'Fmi: l'apertura dei mercato dei cambi e la fine del complesso meccanismo di controlli e autorizzazioni realizzato dai precedenti governi peronisti. Per il momento la decisione di autorizzare l'acquisto di valuta straniera è affidata al Bcra che deciderà volta per volta ma è chiaro che si tratta di un passo verso il controllo del mercato dei cambi

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza