Seduta altalenante per Piazza Affari
e debole in chiusura, al contrario delle altre principali Borse
europee, che non hanno seguito la scia negativa di Wall Street,
condizionata dalla guerra dei dazi con la Cina. Su Milano, con
lo spread Btp-Bund a 200 punti, hanno pesato le banche. La
maglia nera è andata a Unicredit (-4,9%) dopo la semestrale,
seguita da Intesa (-1,7%) e Ubi (-0,7%). Al contrario i conti
del semestre hanno dato slancio a Banco Bpm (+4,7%) ed è andata
bene anche Bper (+1,9%), che ha approvato la fusione con Unipol
Banca e ha diffuso i conti a seduta ormai al termine.
Il calo del greggio ha condizionato i petroliferi: Saipem ha
perso (-3,4%), così come Eni (-1,4%) e Tenaris (-0,8%). Favorita
invece Pirelli (+0,6%). Le tensioni sui dazi, ma secondo alcuni
analisti anche il rischio di una Brexit 'no deal', hanno
condizionato il comparto auto, con Fca in calo (-0,5%), ma non
Ferrari (+1,6%). Tra i titoli in positivo Poste (+1,5%), Snam
(+0,8%), Stm (+0,5%) e Juventus (+0,4%).
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