Borse europee deboli nel finale
insieme a Wall Street (-1,2%) e al Nasdaq (-1,5%) dopo
l'inatteso calo dell'indice manifatturiero della Fed di Dallas.
Milano (Ftse Mib -2%) è la peggiore dietro a Parigi (-1,52%) e
Francoforte (-1,45%), più caute invece Londra (-1,3%) e Madrid
(-0,8%). Pesano sui listini la guerra sui dazi tra Usa e Cina,
le tensioni su Huawei e il voto europeo, al via oggi in Olanda e
Gran Bretagna, per terminare domenica in Italia. Il rialzo dello
spread sopra quota 275 punti frena i bancari Intesa (-2%) e
Banco Bpm (-1,6%) a Milano. Pesante Daimler (-6,59%) a
Francoforte all'indomani dell'addio dell'amministratore delegato
Dieter Zetsche in assemblea, mentre Fca perde il 3,19% a Milano
per effetto dei timori sui dazi. Giù Deutsche Bank (-2,39%), il
cui Ad Christian Sewing ha invocato "cambiamenti di ampia
portata" in assemblea, escludendo contatti per possibili
fusioni. Il calo del greggio penalizza poi Saipem (-5%), Eni
(-3%), Bp (-2,98%), Total (-2,95%) e Shell (-2,67%).
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