Il Centro studi di Confindustria vede
una "Italia ferma" e azzera le previsioni per il Pil 2019 (già
ribassate a ottobre al +0,9%). Pesano anche "una manovra di
bilancio poco orientata alla crescita", "l'aumento del premio di
rischio che gli investitori chiedono" sui titoli pubblici
italiani, "il progressivo crollo della fiducia delle imprese"
rilevato "da marzo, dalle elezioni in poi". E gli investimenti
privati sono per la prima volta in calo (-2,5%, escluse
costruzioni) dopo 4 anni di risalita.
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