Rimanere fuori dai corridoi
ferroviari internazionali "rende l'Italia meno competitiva e
limita il traffico dei porti nazionali, soprattutto se il
corridoio Lisbona - Kiev si spostasse a nord delle Alpi,
favorendo ulteriormente i porti del Nord Europa". Così FerCargo,
l' associazione delle imprese ferroviarie nel trasporto merci,
commenta, in una nota, le ultime decisioni del governo sul tema
Tav.
Negli ultimi quattro anni, le imprese ferroviarie
indipendenti dal Gruppo Fsi, spiega la nota, sono cresciute di
oltre il 40% mentre sul versante internazionale hanno il 68% dei
traffici esistenti . Proprio quest'ultimo dato, spiega FerCargo,
"dimostra la vivacità del traffico dove l'infrastruttura è in
condizioni tali da rendere il trasporto ferroviario competitivo
con l'autotrasporto". FerCargo celebrerà 10 anni di attività a
Roma il 13 marzo con un evento, a invito, che sarà l'occasione
per discutere della liberalizzazione del trasporto ferroviario
merci con tutti gli stakeholders del settore.
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