Sono 998 le imprese femminili (pari al
36% del totale) finanziate nel 2018 da Invitalia, che ha
concesso agevolazioni per 38 milioni di euro, attivando
investimenti per 67 milioni. Lo comunica la stessa Invitalia
spiegando che si conferma quindi la percentuale storicamente
alta di donne tra i destinatari degli incentivi dell'Agenzia:
Resto al Sud, Nuove imprese a tasso zero, Smart&Start Italia,
SelfiEmployment e Cultura Crea.
Il 95% delle imprenditrici finanziate ha meno di 36 anni e il
91% risiede nelle regioni del Sud. In particolare, il 48% delle
imprese agevolate proviene dalla Campania, seguita da Calabria
con il 17% e Sicilia con il 14%.
L'80% delle donne che ha realizzato la propria idea d'impresa
ha un laurea o diploma di scuola superiore e il 77% era
disoccupato o inoccupato. Per crearsi un lavoro hanno scelto di
essere sostenute da Invitalia in un percorso che le ha
accompagnate passo dopo passo: dalla riscoperta delle proprie
risorse fino all'elaborazione di idee di business, passando per
l'accrescimento di conoscenze specifiche per la gestione del
ruolo imprenditoriale.
Il settore turistico-culturale ha raccolto il maggior numero
di progetti realizzati, oltre il 41%. Seguono i servizi alla
persona (30%) e le attività manifatturiere e artigianali (14%).
Tra gli incentivi, spicca il dato di "Nuove imprese a tasso
zero" che ha registrato quasi il 60% delle iniziative al
femminile. Significative anche le percentuali di SelfiEmployment
(42%) e Resto al Sud (36%). E non è un caso: molti degli
incentivi gestiti da Invitalia prevedono premialità in favore
dei team imprenditoriali femminili come, ad esempio,
l'innalzamento della copertura dell'investimento.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA