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Pil: Conte, rallenteremo, poi il riscatto

Pil: Conte, rallenteremo, poi il riscatto

Allarme crescita per l'Italia. Palazzo Chigi: 'Recessione frutto fallimenti passati'. Padoan: 'Parole infami e ignoranti'

MILANO, 31 gennaio 2019, 11:08

Redazione ANSA

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Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte - RIPRODUZIONE RISERVATA

Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte - RIPRODUZIONE RISERVATA
Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte - RIPRODUZIONE RISERVATA

"Mi aspetto un'ulteriore contrazione del pil, nel quarto trimestre". Lo ha detto il premier Giuseppe Conte parando in Assolombarda, a Milano.
    "Abbiamo dati congiunturali che non sono favorevoli - ha spiegato - Non dobbiamo girare la testa, il dato positivo è che non dipende da noi: la Cina, la Germania, che è il nostro primo Paese per l'export".
    "Se nei primi mesi di quest'anno stenteremo, - ha aggiunto Conte - ci sono tutti gli elementi per sperare in un riscatto, di ripartire con il nostro entusiasmo, soprattutto nel secondo semestre, lo dice anche l'Fmi". "Abbiamo una economia che crescerà - ha detto - dobbiamo lavorare insieme, progettare gli strumenti per far crescere l'economia in modo robusto e duraturo''.

"Abbiamo elaborato una manovra economica che ci ha spinto in una zona molto rischiosa, siamo andati vicino a un procedimento di infrazione, siamo riusciti a scongiurarlo ed è stato importante per il sistema Paese" ha ricordato il premier. La procedura "ci avrebbe creato dei seri problemi, per fortuna è alle spalle".

"A metà febbraio possiamo rendere operativo il piano nazionale per il riammodernamento e la sicurezza delle infrastrutture, con vari miliardi, attraverso la protezione civile" ha annunciato il premier Giuseppe Conte agli imprenditori di Assolombarda. Conte ha parlato di "sonori miliardi freschi per mettere in sicurezza il territorio e le regioni che hanno dichiarato lo stato di emergenza. Ne approfitteremo per il sistema viario, per ammodernare le infrastrutture".

E il ministro dell'Economia Giovanni Tria invita a "non drammatizzare", perché anche in caso di recessione tecnica, assicura, "non cambia molto per la situazione italiana". Il verdetto arriverà tra poche ore, quando l'Istat renderà noto il dato sugli ultimi 3 mesi dell'anno, insieme ad una prima stima su tutto il 2018 calcolata come media annua sui dati trimestrali. Dopo le ultime indicazioni di netta frenata sia delle esportazioni che della produzione industriale, a novembre in preoccupante calo dell'1,6% su ottobre, gli analisti indicano per il periodo ottobre-dicembre una forchetta compresa tra 0 e -0,2%.

Fonti governo, recessione frutto fallimenti passati  - "La nostra manovra è entrata in vigore meno di un mese fa. Reddito di cittadinanza e quota 100 produrranno i loro effetti da aprile. E' evidente a chiunque che la recessione tecnica del terzo e quarto trimestre 2018 è il risultato di fallimenti del passato. Noi siamo qui per invertire la rotta, e lo stiamo facendo". Lo sottolineano fonti di governo in vista della diffusione dei dati Istat di domani.

Padoan, da palazzo Chigi parole infami e ignoranti  - "Quelle di Palazzo Chigi sul Pil sono dichiarazioni infami e ignoranti". Lo dichiara Pier Carlo Padoan, deputato del Pd ed ex ministro dell'Economia, a proposito dei commenti fatti filtrare dal governo sul Pil del quarto trimestre. "I dati parlano chiaro. L'andamento negativo è cominciato con la nuova maggioranza e con l'impatto dello spread", conclude.
   

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