Prosegue il calo delle principali
borse europee nel primo giorno del vertice di Davos, con i
futures Usa che si confermano deboli all'indomani del lungo fine
settimana del Martin Luther King Day. L'allarme sulla crescita
mondiale lanciato ieri dal Fmi e i timori per un fiasco delle
trattative tra Usa e Cina sui dazi frenano i listini già deboli
nella mattinata in Asia. Milano (-1%) è ultima e fa peggio di
Londra e Parigi (-0,5% entrambe), Francoforte e Zurigo, tutt'e
due in calo dello 0,4% circa. Stabile sotto 250 punti lo spread
tra Btp e Bund, debole invece l'euro a 1,136 dollari. Giù il
petrolio Wti del Texas a 52,83 dollari al barile, mentre l'oro
non lascia quota 1.283 dollari l'oncia. Le vendite si
concentrano sui bancari Ubs (-3,5%) dopo i conti, Banco Bpm
(-2,65%), Unicredit (-2,24%), Sabadell (-2,35%), Bankia (-2,31%)
e Bnp (-2,25%). Sotto pressione Tim (-5,2%), su nuovi minimi tra
scambi fiume per quasi 230 milioni di pezzi, giù gli
automobilistici Porsche (-1,95%) ed Fca (-1,27%).
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