Diminuiscono le miniere e le cave in
Italia, secondo gli ultimi dati Istat, con un calo del 6,2% nel
2016 fino a 5.273 siti. Di questi, i siti attivi produttivi
nell'anno sono 2.295 (2.227 cave e 68 miniere).
Si riduce anche l'estrazione del 3,2% fino a 167,8 milioni
di tonnellate di risorse minerali non energetiche solide,
proseguendo una tendenza flessiva rilevata a partire dal 2013.
Ma l'Italia resta tra i paesi "tradizionalmente rappresentativi
del settore", al quinto posto per estrazione interna di minerali
non energetici, dopo Germania, Romania, Francia e Polonia.
I siti estrattivi sono diffusi in tutte le Regioni, con una
concentrazione maggiore nel Nord Italia e circa un quarto dei
comuni ne ha almeno uno. L'Istat segnala che "in numerose
regioni si registra una rilevante presenza di attività
estrattive in aree esposte a rischi naturali (Liguria, Molise,
Umbria, Sicilia, Valle d'Aosta, Marche, Toscana)".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA