Avvio in calo per Piazza Affari con
il Ftse Mib (-0,84%) prossimo ai minimi degli ultimi due anni.
Il listino milanese è fanalino di coda in un'Europa nervosa per
i timori legati al caso Huawei e nell'attesa dell'incerto voto
di domani sulla Brexit. Lo spread Btp-Bund si mantiene attorno
ai 290 punti base in attesa degli aggiustamenti alla manovra con
cui il governo spera di schivare una procedura di infrazione
della Ue. Sul listino milanese soffre Mediaset (-4,4%), su cui
Jp Morgan ha tagliato a 2 euro il target price, mentre i timori
sulla guerra dei dazi affossano Fca (-3,2%), Stm (-2,7%),
Ferragamo (-2%), Ferrari (-2,%) e Cnh (-2%). Male anche i
bancari con Ubi (-1,6%), Intesa (-1,1%) e Unicredit (-1%) mentre
tiene Banco Bpm (-0,5%) il cui cda dovrebbe oggi approvare la
cessione di circa 8 miliardi di euro di Npl. Limitano i danni le
utility con Enel (-0,1%), Snam (-0,1%) e A2A (-0,3%). Sale
Astaldi (+0,9%) che entro metà dicembre dovrebbe ricevere
l'offerta di Salini (-1,8%).
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