Terza assemblea questa mattina
davanti alla portineria D dell'Ilva, organizzata dalla Flmu Cub,
a cui hanno partecipato lavoratori dichiarati in esubero,
rimasti con l'Ilva in As in regime di cassa integrazione
straordinaria almeno fino al 2023. Molti operai contestano i
criteri adottati da ArcelorMittal per l'individuazione degli
assunti. "Il nostro obiettivo - ha sottolineato Stefano Sibilla,
segretario provinciale della Flmu Cub - è quello di coinvolgere
sia i lavoratori in As che i lavoratori occupati tutt'oggi in
quella fabbrica, quindi sotto contratto con Mittal, sia l'intera
cittadinanza tarantina. Oltre ad essere stati lesi da un punto
di vista ambientale, ci ritroviamo a rivendicare anche i diritti
occupazionali, grazie all'accordo sottoscritto il 6 settembre
2018". Un accordo che, ha concluso, "nonostante continui ad
ammazzarci non ci tutela da un punto di vista occupazionale". La
prossima assemblea si terrà mercoledì in piazza della Vittoria
alle ore 18.
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