L'industria chimica italiana è già
in linea con gli obiettivi Ue sui cambiamenti climatici al 2020
e al 2030: ha ridotto i gas serra del 61% e migliorato
l'efficienza energetica del 55% rispetto al 1990. Emerge dalla
24esima edizione del rapporto 'Responsible Care' di
Federchimica. Rispetto a 30 anni fa le emissioni in atmosfera e
negli scarichi idrici si sono drasticamente ridotti,
rispettivamente del 95% e del 78%.
Il riciclo è la prima modalità di smaltimento (24%) mentre
alla discarica si ricorre solo nel 9% dei casi. "Dobbiamo
affermare con determinazione che la chimica è un modello di
sviluppo sostenibile - commenta Paolo Lamberti, presidente di
Federchimica - e questi risultati sono particolarmente
significativi anche per il contesto istituzionale molto
difficile, non solo per la caduta del mercato interno, ma
soprattutto per le inefficienze e gli oneri del 'sistema
Paese'". "Bene un percorso condiviso e partecipato", aggiunge il
segretario generale della Uiltec, Paolo Pirani.
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