Piazza Affari ha chiuso in rosso, ma nella parte alta della classifica europea, dietro solo a Madrid, sollevandosi nel finale (Ftse Mib -0,7%), tra scambi nella norma per 2,2 miliardi di euro di controvalore. Lo spread in calo a 309 punti, ma sempre sopra la soglia psicologica dei 300, ha penalizzato anche oggi le banche, in vista anche della decisione di S&P sull'Italia, attesa dopo la chiusura di Wall Street. In particolare hanno sofferto Azimut (-3,69%), Fineco (-3,07%), Mediobanca (-2,7%)Ubi (-2,44%)Banco Bpm (-1,94%), Unicredit (-1,4%) e Intesa (-0,79%), che ha tentato una risalita nel finale. In controtendenza Mps (+0,82%), invariata Carige.
Pochi ma significativi i rialzi, con Pirelli (+1,76%) in luce dopo la recente stima degli analisti di Oddo Bhf, che hanno indicato un prezzo obiettivo di 7,2 euro a fronte dei 6,24 della chiusura odierna. Bene Eni (1,07%) dopo la trimestrale, seguita da Stm (+0,83%), Luxottica (+0,22%) e Poste (+0,1%). In calo Mediaset (-2,05%), Tim (-1,18%) ed Fca -1,17%).
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