Seduta debole per le Borse asiatiche
che risentono dello scivolone di Wall Street e della
recrudescenza delle tensioni tra Cina e Usa, con le accuse del
vicepresidente Mike Pence a Pechino di ingerenze contro
l'amministrazione Trump e la notizia dell'inserimento di
microchip-spia nei server di grandi aziende americane.
Tokyo ha perso lo 0,8%, Seul cede lo 0,2% mentre si
mantengono sulla parità Sydney (+0,15%) e Hong Kong (+0,03%).
Chiuse invece per festività le Borse cinesi. Gli effetti della
guerra informatica Usa-Cina, dopo aver affossato il Nasdaq
(-1,8%), oggi si sono abbattuti in Asia, spingendo l'indice Msci
Infotech ai minimi da luglio 2017. I timori di ripercussioni per
le aziende dell'area hanno fatto schiantare Lenovo, crollata del
14%, assieme alla cinese Zte (-11%) e alla gran parte dei
produttori di microchip.
Ad innervosire i listini anche il rialzo dei rendimenti del
Treasury americani, ai massimi dal 2011. Oggi sono attesi i dati
sull'occupazione Usa.
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