La Bce ritiene "ragionevole" la
proroga della riforma delle banche popolari stabilita dal
governo con decreto dello scorso 25 luglio e ritiene come le
modifiche introdotte "nel complesso dovrebbero essere coerenti
con gli obiettivi della riforma del settore bancario cooperativo
introdotta dalla legge del 2016". In un parere legale richiesto
dal Mef all'inizio di agosto e firmato da Mario Draghi,
sottolinea come "la proroga del termine al 31 dicembre 2018
consente alle banche popolari che non abbiano ancora
ottemperato" la trasformazione in spa di farlo entro in un lasso
di tempo ragionevole e non va vista come una misura per
"posporre il termine" visto che la Consulta ha escluso il
diritto del socio al rimborso delle azioni. In quanto alla
costituzione dei gruppi unici la Bce ricorda come siano già
autorizzati, dando così via alla decorrenza di 180 giorni per la
firma del contratto di coesione.
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