ROMA - Un nuovo modello di comunicazione che affianca social network, public brand journalism e narrazione video per raccontare i servizi della pubblica amministrazione e promuovere la cultura della salute e della sicurezza sul lavoro.
Lo ha presentato oggi Inail al Forum P.A. in corso a Roma.
"In un momento in cui gli infortuni sul lavoro sono così dolorosamente presenti nelle cronache quotidiane - ha spiegato Mario Recupero, responsabile della comunicazione esterna Inail - c'è un bisogno concreto di fare crescere la cultura della sicurezza, promuovendo gli investimenti delle imprese per la prevenzione, che oltre a una valenza sociale fondamentale, rivestono un valore in termini di ritorno economico sulla produttività aziendale. Inail in questo fa la sua parte attraverso i finanziamenti ISI che hanno destinato dal 2010 1,8 miliardi di euro alle piccole e medie imprese". E per veicolare questo messaggio Inail sta innovando i propri linguaggi di comunicazione. In questo contesto si inserisce il progetto #storiediprevenzione con cui l'Istituto, attraverso la voce di titolari e dipendenti di alcune tra le aziende che dal 2010 hanno usufruito dei finanziamenti ISI, racconta i progetti realizzati per il miglioramento della salute e sicurezza negli ambienti di lavoro".
"Negli ultimi anni - ha aggiunto Recupero -, Inail ha cercato di adottare i linguaggi della narrazione che si stanno imponendo nel nuovo contesto mediatico. Attraverso il nostro 'storytelling', le persone raccontano la loro esperienza rendendo le leggi e regolamenti più comprensibili e dando il senso delle azioni realizzate dalla pubblica amministrazione". Nella stessa cornice si inserisce la campagna "Le Belle Storie", video testimonianze di persone che "dopo un grave infortunio hanno ritrovato la serenità e il coraggio di reinventarsi la vita anche grazie alle misure previste dall'Inail per il reinserimento sociale dei disabili da lavoro".
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