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Creval:Bankitalia marca stretto, verifica dopo aumento

Creval:Bankitalia marca stretto, verifica dopo aumento

Il dilemma dei piccoli soci. Arrestato deflusso liquidità

ROMA, 19 febbraio 2018, 15:59

Redazione ANSA

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(di Andrea D'Ortenzio) La Banca d'Italia continuerà a 'marcare stretto' il Creval dopo l'aumento di capitale da 700 milioni di euro che partirà lunedì, con un monitoraggio semestrale la cui prima verifica avverrà proprio dopo la chiusura dell'operazione. E' stata proprio la Vigilanza di Via Nazionale peraltro, con il suo rapporto dell'8 agosto a imporre alla banca, viste le difficoltà di recupero della redditività, il nuovo piano industriale, la cessione dei crediti deteriorati e l'operazione di rafforzamento patrimoniale. Tutte azioni che, se non portate avanti con successo, porterebbero forti rischi alla banca con la possibilità di una sua risoluzione secondo la direttiva Ue Brrd, come peraltro messo nero su bianco nel prospetto.
    L'istituto lombardo comunque ha incassato il via libera della Consob all'operazione nel tardo pomeriggio di lunedì, seppure con un forte richiamo agli investitori sul massimo rischio delle azioni e con l'avvertenza che la Commissione vigilerà su come i titoli verranno proposti alla clientela. Un'attività che svolgerà anche la Banca d'Italia. E' chiaro che le due autorità vogliono evitare qualsiasi anomalia nel collocamento, sia per l'entrata in vigore delle norme più stringenti della Mifid II, sia per i precedenti delle banche venete o di Etruria dove, come anche emerso durante la commissione parlamentare d'inchiesta, si sono verificati degli episodi a danno dei risparmiatori come le famigerate 'azioni baciate'.
    Va detto che il Creval, dopo la costituzione del consorzio di garanzia, ha portato a casa una serie di accordi con Algebris, Credito Fondiario e Dorotheum che saranno sub garanti dell'aumento per massimi 55 milioni mentre alla società di Davide Serra è andata l'esclusiva per la cessione dei crediti inadempienti che ammontano a fine 2017 a 1.437 milioni di euro contro i 658 milioni di sofferenze nette. La banca nel prospetto dice poi di aver prima arrestato e poi colmato (tramite l'aumento dei rendimenti e operazioni con controparti internazionali) il deflusso di depositi visto a novembre a causa della presentazione del nuovo piano e il downgrading.
    Ora quindi bisognerà vedere la reazione del mercato in Borsa e un possibile ingresso di nuovi soci. Per i piccoli soci il dilemma è sottoscrivere continuando a dare fiducia alla banca o rischiare la diluizione quasi totale, visto che il titolo è offerto a 0,1 euro contro i 7,5 euro della chiusura di venerdì.
    Si vedrà se con l'aumento arriveranno nuovi soci 'forti'. Dal prospetto non sono emerse grandi sorprese: i francesi di Dumont Denis sono leggermente saliti al 5,784% mentre la Hoking Partners ha il 5,05%, ma a titolo gestione risparmio.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

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