Le Borse asiatiche faticano a
imboccare tutte una stessa direzione, ancora disorientate dalla
settimana scorsa, contraddistinta da crolli e alta volatilità.
Il rialzo di ieri di Wall Street, spinta dal maxipiano per le
infrastrutture del presidente Donald Trump, non ha trainato
Tokyo che, nella prima giornata di scambi (ieri la Borsa
giapponese era chiusa per festività), ha lasciato sul campo 137
punti, chiudendo in perdita dello 0,65%. Le Piazze cinesi hanno
invece terminato le contrattazioni in terreno ampiamente
positivo: Shanghai è salita dello 0,98% a 3184 punti e Shenzhen
dello 0,41% a 1730 punti. Ancora più solida Hong King, che
cresce dell'1,6% a 29923 punti. Bene pure Seul, che ha
guadagnato lo 0,41% a 2395 punti, e Sidney, che sale dello
0,63% a 5956 punti. Fra i dato macro attesi in giornata,
l'indice dei prezzi alla produzione a gennaio in Gran Bretagna e
le scorte settimanali di petrolio in America. Gli occhi sono
però puntati al dato statunitense di domani sull'inflazione a
gennaio.
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