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Istat ribassa Pil, III trimestre +0,4%

Istat ribassa Pil, III trimestre +0,4%

Stime riviste in calo di 0,1 punti. Ma resta 'quadro positivo'. Variazione acquisita 1,4%

ROMA, 01 dicembre 2017, 12:17

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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 Nel terzo trimestre del 2017 il Pil è aumentato dello 0,4% sul trimestre precedente e dell'1,7% su base annua. Lo rileva l'Istat rivedendo al ribasso le stime di metà novembre che davano la crescita congiunturale allo 0,5% e quella tendenziale all'1,8%. La correzione è stata quindi di 0,1 punti percentuali. Dall'Istituto sottolineano come comunque il "quadro resti positivo".

Anche il Mef spiega che: i dati sulla crescita del pil resi noti oggi dall'Istat confermato la tendenza al rafforzamento della crescita economica nel Paese. La lieve revisione del risultato del terzo trimestre dell'anno rispetto alla stima preliminare è comunque pienamente coerente con la previsione annuale di crescita formulata dal Governo a settembre nella Nota di Aggiornamento del DEF, pari all’1,5% per il 2017. Anche un incremento del PIL reale inferiore a quello registrato negli ultimi trimestri sarebbe infatti sufficiente a conseguire il tasso medio di crescita previsto per quest’anno. La forte crescita di investimenti ed esportazioni è di buon auspicio per i prossimi trimestri, anche perché nel frattempo i consumi continuano a salire con regolarità (0,3% sul trimestre precedente e 1,5% sul trimestre corrispondente del 2016).

La lieve accelerazione sul trimestre precedente - spiega ancora Istat - è infatti confermata (da +0,3% a +0,4%). La variazione acquisita del Pil, quella che si registrerebbe in caso di crescita congiunturale nulla negli ultimi tre mesi dell'anno, per il 2017 è pari all'1,4%. Lo rileva l'Istat rivedendo al ribasso la stima diffusa a metà novembre, che indicava un aumento dell'1,5%. La previsione del Governo, contenuta nella nota di aggiornamento al Def, prevede per l'anno in corso un rialzo dell'1,5%. Occorre precisare che i dati di oggi dell'Istat sono corretti per gli effetti di calendario, mentre la stima del Governo è su dati grezzi.
   

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