Le unioni civili valgono come i
matrimoni su permessi, congedi e non solo. La novità è contenuta
nella prima bozza del nuovo contratto per gli statali in senso
stretto, proposta dall'Aran ai sindacati, al fine di "assicurare
l'effettiva tutela dei diritti e il pieno adempimento degli
obblighi derivanti dall'unione civile tra persone delle stesso
sesso", come previsto dalla legge del 2016. I conviventi
potranno così godere, tra l'altro, dei 15 giorni di stop
retribuito riconosciuti per le nozze.
Inoltre, di "norma" i permessi previsti dalla legge 104 del
1992 sulla disabilità vanno inseriti in una "programmazione
mensile". La prima bozza di rinnovo contrattuale per gli statali
proposta dall'Aran ai sindacati precisa come in caso di
"documentata necessità" la domanda possa anche essere
"presentata nelle 24 ore precedenti". In ogni caso, si
specifica, la richiesta di permesso non può arrivare "oltre
l'inizio dell'orario di lavoro".
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