"Io farei lo scorporo della rete e la
quotazione in Borsa, non necessariamente con l'intervento della
Cdp". Così Carlo Calenda a Repubblica Tv parlando del dossier
Tim-Vivendi tuttavia Calenda attenderà il parere dell'Agcom "e
poi agiremo di conseguenza senza intenti punitivi". Calenda ha
chiesto all'Agcom "di valutare se il modo in cui il gruppo Tim è
costruito ha senso per la sicurezza nazionale, o se invece un
modello più neutrale che separi la rete da chi gestisce i
servizi sia più funzionale, come è stato fatto in Gran
Bretagna".
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