VENARIA (Torino) - 'Governare' l'impatto dell'innovazione sul mondo del lavoro; Ma anche un focus sull'emergenza migranti e sui diritti umani messi a rischio dalle catene mondiali delle forniture: l'apertura del G7 dei ministri del Lavoro e dell'occupazione a Venaria Reale è, come voluto dal ministro Giuliano Poletti, nel segno del confronto con le parti sociali. Dai sindacati dei Paesi del G7 arriva un documento unitario con le richieste ai Governi ed alle imprese.
A Venaria sono quindi arrivati anche i leader della Cgil Susanna Camusso, della Cisl Annamaria Furlan, e della Uil Carmelo Barbagallo. Si vuole così dare concretezza ad un incontro, su temi globali, in una "stagione in cui le istituzioni, da quelle europee a quelle mondiali, sono sentite molto lontane" dai problemi della vita quotidiana, come dice Susanna Camusso rispondendo ad una domanda a margine.
Bisogna improntare ai "principi di una giusta transizione" la discussione sul futuro del Lavoro, chiedono i sindacati: è necessario - avvertono - "per garantire che i lavoratori non debbano pagare il costo dell'adeguamento alla prossima rivoluzione della produzione ed alla digitalizzazione delle nostre economie". Di stretta attualità c'è la richiesta dei sindacati dei sette Paesi (assenti solo gli americani per la coincidenza con un appuntamento congressuale) di "un'azione urgente per affrontare l'allarmante incapacità dei governi di risolvere la crisi dei migranti e dei rifugiati e rafforzare il comportamento responsabile delle imprese nelle catene mondiali di approvvigionamento e fornitura"; bisogna "garantire ai migranti ed ai rifugiati il diritto al lavoro, alla formazione ed alla parità di trattamento", anche "adottando misure incisive contro la tratta di esseri umani ed il lavoro forzato". Ed, in particolare per l'allarme legato alle nuove catene globali delle forniture, è necessario "rafforzare il rispetto dei diritti umani" anche "tramite piani d'azione nazionali".
Sull'esigenza di governare una 'giusta transizione' c'è sintonia con i Governi. "Questo cambiamento è così profondo e così radicale non c'è nessuno che possa pensare di affrontarlo da solo", dice il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti: "Questo G7 ha al centro questa idea di 'giusta transizione', del buon governo dell'innovazione nella direzione del miglioramento delle condizioni di vita dei lavoratori e della crescita dell'economia". Poletti, che aveva preannunciato di voler impostare questo G7 del Lavoro come tappa di un confronto con le parti sociali che è già avviato e che sarà da portare ancora avanti, ha espresso "apprezzamento per il lavoro" con sindacati e imprese: una discussione al G7, dice, da cui "emerge con chiarezza che il tema del cambiamento e dell'innovazione va governato: è necessario decidere di portarlo in direzione delle persone e del loro futuro, e c'è bisogno che questo tipo di impegno si risolva nella collaborazione tra i Governi, gli Stati e le istituzioni, e le organizzazioni dei lavoratori e degli imprenditori".
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