"Quando si prende un
febbrone avendo l'organismo già indebolito si corrono seri
rischi, e l'Italia li ha corsi. Ne sta uscendo solo oggi, con
tendenze incoraggianti, anche se ancora non decisive". Così
Salvatore Rossi, direttore generale di Banca d'Italia, durante
il Convegno 'La banca nel nuovo ordinamento europeo: luci e
ombre'.
"L'economia Italiana - ha spiegato - era già debole quando fu
investita dalla crisi finanziaria globale del 2007-2008: aveva
un sistema produttivo strutturalmente incapace di generare
innovazioni, efficienza e vero sviluppo e un sistema finanziario
sbilanciato verso le banche. La vecchia 'foresta pietrificata'
del sistema bancario italiano si era già smossa da tempo, ma non
poche banche erano attardate da vizi antichi di governance e di
gestione. I fattori di debolezza si alimentavano l'un l'altro,
erano oggetto di convegni e denunce pubbliche. Essendo essi
connaturati col Paese e con la sua storia, almeno a quella
recente, una soluzione appariva lontana".
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