Si muovono in ordine sparso le
principali borse di Asia e Pacifico dopo il rallentamento della
produzione industriale cinese (+6% contro il 6,6% atteso) e
delle vendite al dettaglio (+10,1 anziché +10,5% come previsto
dagli analisti). Tokyo ha lasciato sul campo lo 0,29%, Hong Kong
e Shanghai, cedono rispettivamente lo 0,58% e lo 0,53% in attesa
di chiudere e Sidney ha perso lo 0,1%. In controtendenza Taiwan
(+0,2%), Seul (+0,74%) e Mumbai (+0,12%), ancora attiva.
Negativi i futures sull'Europa e su Wall Street in vista
dell'inflazione di Francia e in Italia e del programma di
acquisto titoli della Banca d'Inghilterra. Dagli Usa invece sono
in arrivo le richieste di sussidi di disoccupazione,
l'inflazione e la variazione media dei salari, mentre gli occhi
sono puntati sul Comitato federale della Fed atteso per il
prossimo 20 settembre. Sulla piazza di Tokyo frenano i grandi
esportatori Sony (-3,45%), Seiko-Epson (-1,24%) e Hitachi (-1%),
oltre all'estrattivo-minerario Mitsui Mining (-5,83%).
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