Piazza Affari ha chiuso invariata
una seduta giocata in rialzo e ha confermato i 22.233 punti, i
massimi da dicembre 2015, toccati alla vigilia, in linea con gli
altri listini in Europa e negli Usa.
A soffrire, tra scambi boom (18,4 milioni di pezzo, sei volte
la media degli ultimi trenta giorni) è stata soprattutto
Mediaset (-4,98% a 2,9 euro) cui Macquarie ha tagliato in modo
pesante il giudizio e il target price (da 4,3 a 2,1 euro).
Male anche Luxottica (-2,24%) penalizzata dagli esami in corso
da parte delle autorità antitrust, a partire da quella Ue, che
potrebbero allungare i tempi per il closing dell'operazione con
Essilor. A sostenere il listino ha contribuito invece Unipol
(+2,38%) con il terzo recupero consecutivo spinto da un report
di Mediobanca Securities, che ha aiutato anche UnipolSai
(+1,24%). Da segnalare poi tra i bancari la buona intonazione di
Banco Bpm (+1,68%).
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