Per il secondo giorno consecutivo,
Piazza Affari ha aggiornato i massimi. Il Ftse Mib ha chiuso in
crescita dello 0,45% a quota 22.233 punti, come non avveniva da
22 mesi, dai primi di dicembre 2015. Tranne Londra, che ha perso
lo 0,17%, anche le altre Piazze europee sono cresciute. A
trainare i listini del Vecchio Continente è stato il comparto
finanza, cresciuto del'1,1%, a sua volta spinto dalle banche
(+1,2%). A Milano Unicredit, Bper e Banco-Bpm sono salite di
oltre il 3%, seguite da Ubi (+2,1%). Bene Fincantieri (+2%), in
vista del prossimo vertice italo-francese di Lione sul nodo
della partecipazione in Stx. Salite sia Mediaset (+0,13%) sia
Tim (+0,19%), nei giorni in cui Vivendi studia le mosse per
evitare complicazioni legate alla partecipazione nelle due
società. Bene Mediobanca (+0,98%) con Pirelli che, secondo
indiscrezioni, dirà addio al patto di sindacato. In calo
Luxottica (-0,64%) con il faro Antitrust Ue sulle nozze con
Essilor. Male Snam (-1,37%), Terna (-1,19%) e Campari (-1,1%).
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