I timori per le conseguenze dei test
nucleari della Corea del nord continuano a pesare sulle Borse
asiatiche. Agli allarmi legati alla crisi internazionale, si
aggiungono quelli provenienti dagli Stati Uniti, con l'uragano
Irma sempre più vicino alla Florida, e dal Messico, con il
rischio tsunami scattato dopo il terremoto di stamani. La Borsa
di Tokyo ha chiuso in calo dello 0,63%, a quota 19.274 punti,
con lo yen sui massimi da novembre sul dollaro, a quota 107,60.
In tema di scambi, dopo la riunione di ieri della Bce, con il
presidente Mario Draghi che ha sottolineato i rischi di un euro
troppo forte per crescita ed inflazione, stamani la moneta del
Vecchio continente è ancora oltre quota 1,20 dollari. Per quel
che riguarda i listini, oltre a Tokyo sono in perdita sia Seul,
che cede lo 0,16% a 2342 punti, sia le piazze cinesi, con
Shenzhen che cede lo 0,23% e Shanghai lo 0,26%. Male Sidney, che
scende dello 0,25%. Cresce invece Hong Kong, in salita dello
0,36%.
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