Primi scambi con il segno meno per
Piazza Affari, che si muove in linea con il resto dell'Europa
dopo il taglio delle stime di crescita degli Usa da parte
dell'Fmi.
Il Ftse Mib arretra dello 0,41% appesantito dalle auto con
Ferrari (-1,74%), Brembo (-1,56%) e Fca (-1,36%), dalle utility
con Italgas (-1,52%) e A2A (-1,21%) e da Stm (-1,56%), che
risente della debolezza del comparto tecnologico a livello
globale.
Non si arresta la corsa di Intesa (+0,58%) dopo l'acquisto
delle good bank venete, preceduta solo da Unicredit (+0,93%) e
Saipem (+0,74%). Ribassi contenuti per il comparto bancario con
Ubi che cede lo 0,32% dopo il successo dell'aumento di capitale
da 400 milioni e Banco Bpm che arretra dello 0,39%.
Mediaset perde lo 0,41% e il Sole 24 Ore avanza dello 0,71%
nel giorno delle assemblee, con il gruppo controllato da
Confindustria chiamato a varare l'aumento di capitale da 70
milioni. Fuori dal Ftse Mib si mette in luce Fincantieri (+4%)
mentre scivola Cir (-2,48%).
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