L'aspettativa di vita aumenta e i
sistemi pensionistici fanno fatica a starle dietro alla stessa
velocità. Un tema già noto ma che, secondo uno studio del World
economic forum, nel 2050 assumerà dimensioni ciclopiche, con il
'buco' a livello globale che salirà dagli attuali 70mila
miliardi a 400mila miliardi di dollari.
In particolare, dice l'organizzazione, i sei più grandi
sistemi pensionistici del mondo (Stati Uniti, Regno Unito,
Giappone, Olanda, Canada e Australia) registreranno un gap di
224mila miliardi, mentre il resto riguarderà sostanzialmente
Cina e India. Di questo passo, quindi, nel 2050 si arriverà a un
buco pari a 300mila dollari a persona.
Il problema principale, naturalmente, sta nel fatto che in
generale si vive ovunque sempre più a lungo: in particolare,
secondo lo studio l'età media aumenta di un anno ogni cinque, e
così nel 2066 un quarto della popolazione sarà over 65. Secondo
il Wef quindi lavorare più a lungo sarà inevitabile, ma
aiuteranno anche risparmi e investimenti.
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