Il titolo Fca chiude in Borsa in calo del 3,11% a 9,355 euro, dopo essere arrivato a segnare perdite del 7% nel corso della seduta, all'indomani dell'apertura di una procedura d'infrazione nei confronti dell'Italia per il mancato rispetto delle norme europee sull'omologazione delle auto e sulla scorta dei rischi di una causa del Governo Usa.
La perdita in due giorni è stata del 7,6%: con un calo di 0,77 euro il titolo ha perso un controvalore di capitalizzazione pari a 1.183 milioni e capitalizza oggi 14,09 miliardi. Il rendimento a un anno di Fca è del 53,4% che vale oltre 4,8 miliardi. Il gruppo ha segnato i massimi dell'anno il 15 febbraio chiudendo quel giorno a 10,82 euro (10,12 euro il prezzo di chiusura martedì 16 maggio).
Il Dipartimento di giustizia americano sarebbe pronto a fare causa a Fiat Chrysler se i negoziati in corso - quelli sulle accuse di violazione delle normative sulle emissioni - falliranno. La causa potrebbe essere intentata già questa settimana, mentre i colloqui con il gruppo guidato da Sergio Marchionne per tentare di raggiungere un accordo sono ancora in corso.
Nelle carte legali in via di preparazione - spiega Bloomberg - l'accusa a Fca e' quella di aver usato dispositivi software illegali per aggirare i controlli sulle emissioni inquinanti di alcuni modelli diesel della casa automobilistica.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA