Un balzo indietro di oltre 40 anni.
E' questo, secondo le previsioni dell'Unione Petrolifera, lo
scenario della domanda di energia che caratterizzerà il mercato
italiano nel 2030, che vedrà "una notevole presenza di
rinnovabili che dovrebbero coprire oltre il 24% della domanda
totale rispetto al 34,6% del gas naturale e a circa il 33% del
petrolio". Positivo anche l'andamento delle emissioni di CO2:
"al 2030 dovrebbero risultare più basse del 27% rispetto al 1990
ed inferiori del 35% rispetto al 2005. Quelle derivanti dai
prodotti petroliferi nel 2030 saranno inferiori di circa il 50%
rispetto al 1990".
Il parco auto dovrebbe essere simile a quello attuale (33,7
milioni di unità), con le vetture a gpl e metano che
"consolideranno la loro presenza, mentre per le ibride è
prevista una notevole diffusione che le farà passare dai 106.000
pezzi del 2016 ad oltre 3.000.000 nel 2030". Le auto elettriche
pure dovrebbero passare dalle 5.000 attuali a circa 300.000 nel
2030
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