Gli occhi del mondo suono puntati
sulle varie crisi geopolitiche, da quella in Siria a quella
della Corea del Nord ed i listini di Borsa ne pagano le
conseguenze. Oggi è toccato all'Asia, e al Pacifico, con Tokyo
(-1,04%) in difficoltà, frenata all'impennata dello yen, a quota
110 sul dollaro, ai massimi dallo scorso novembre. Listini più
cauti a Seul (+0,24%), ma al termine di una serie di scivoloni
e, e a Sidney (+0,08%), mentre ha chiuso con il segno meno a
Shanghai (-0,26%) e cedono Hong Kong (-0,12%() e Mumbai
(-0,63%), ancora aperte. Il cosiddetto 'Indice della Paura', il
Vix di New York, che misura la volatilità del mercato, che a
fine ottobre era oltre quota 22 punti, è balzato ieri da 14 a
oltre 15 punti e si trovava a 12,39 punti lo scorso 6 aprile. Un
chiaro segnale di aumento dell'incertezza, come indicato anche
dall'andamento contrastato dei futures: positivi sull'Europa e
negativi su Wall Street. A Tokyo scivolone di Mitsubishi
(-3,97%), Subaru (-3,8%) e Toyota (-1,9%).
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