E' un'azienda che "si candida a
essere un modello di riferimento nella 'cultura del
cambiamento'" l'Ast di Terni secondo il suo amministratore
delegato Massimiliano Burelli. Lo ha sottolineato intervenendo
al termine della messa della domenica delle Palme celebrata dal
vescovo monsignor Giuseppe Piemontese all'interno dello
stabilimento.
"Nel 2016 l'azienda, dopo otto anni, ha chiuso per la prima
volta il conto economico con un utile di 3,3 milioni" ha
sottolineato Burelli, con l'Ast considerata dal Ministero dello
Sviluppo economico "fuori dall'elenco delle aziende italiane in
crisi". "E' stato possibile - ha aggiunto - grazie a tanti
piccoli passi compiuti tutti insieme. A partire dall'impegno
nella prevenzione degli incidenti e per la sicurezza sul
lavoro".
"La strada è quella giusta: abbiamo già dato prova - ha detto
Burelli - di sapere reagire alle difficoltà rimettendo in ordine
i conti, avviando un cammino di rinnovamento e una
trasformazione della cultura del lavoro".
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