Il Fondo di risoluzione per le banche, gestito dalla Banca d'Italia ma separato da questa e alimentato dagli istituti di credito, chiude il 2016 con una perdita di 2,59 miliardi di euro. Ha pesato l'operazione di cessione delle quattro banche (Etruria, Marche, Carife e Carichieti) con l'integrale svalutazione delle quote per 1,4 miliardi e un esborso a titolo definitivo stimato tra 1 e 1,1 miliardi per la ricapitalizzazione degli enti 'ponte' oltre al rilascio di garanzie sui rischi.
BANKITALIA, MISURE BCE SPINGONO ATTIVI Bankitalia chiude il 2016 con un utile netto di 2,7 miliardi, sostanzialmente in linea con quello dell'esercizio precedente di 2,8 miliardi. E' quanto dichiara il governatore Ignazio Visco nel corso dell'assemblea dell'istituto, spiegando che "l'incremento dell'utile lordo da 6 a 7 miliardi è assorbito da maggiori accantonamenti al fondo rischi generali (+0,7 miliardi) e dalle imposte (+0,3 miliardi)". Allo stesso tempo, il totale degli attivi della Banca d'Italia "si è attestato, alla fine dell'anno, a 774 miliardi (587 nel 2015); ha superato il picco raggiunto nel 2012 (610 miliardi). Il portafoglio dei titoli di politica monetaria è più che raddoppiato rispetto all'anno precedente, collocandosi a 245 miliardi; nel corso dell'anno sono stati acquistati titoli di Stato italiani nell'ambito del programma ampliato di acquisto di attività finanziarie per 115 miliardi, portando a fine esercizio la consistenza di tali titoli a 186 miliardi"
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