Sia le famiglie che le imprese senza
dipendenti dovranno attenersi a un tetto di spesa in voucher di
3.000 euro annui. Così si legge nel testo unificato adottato dal
comitato ristretto della commissione Lavoro della Camera sulla
disciplina dei voucher che cita: "ciascun committente può
avvalersi delle prestazioni occasionali (in voucher ndr) per un
valore non superiore a 3.000 euro annui".
Lo stesso testo prevede che il limite delle categorie di
lavoratori che possono svolgere prestazioni di lavoro accessorio
e quindi essere pagati in voucher varrà solo per le imprese con
zero dipendenti e non anche per le famiglie. Le prime infatti
potranno pagare in voucher solo "disoccupati, pensionati,
studenti under 25, disabili e soggetti in comunità di recupero e
lavoratori stranieri provenienti da paesi extra Ue con permesso
di soggiorno e disoccupati da oltre 6 mesi".
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