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Alitalia ritenta trattativa, nuovo incontro tra azienda e sindacati

Alitalia ritenta trattativa, nuovo incontro tra azienda e sindacati

Al via incontro tra azienda e sindacati. Ieri pochi disagi per lo sciopero negli aeroporti, ma molti aerei a terra, adesioni altissime

ROMA, 24 febbraio 2017, 12:20

Redazione ANSA

ANSACheck

Aerei Alitalia - RIPRODUZIONE RISERVATA

Aerei Alitalia - RIPRODUZIONE RISERVATA
Aerei Alitalia - RIPRODUZIONE RISERVATA

E' iniziato l'incontro tra Alitalia e sindacati per riprendere il confronto sul contratto. Per l'azienda sono presenti il direttor delle operazioni Giancarlo Schisano e il direttore del personale Antonio Cuccuini che, arrivando all'incontro, a chi gli chiedeva se l'atteggiamento fosse positivo ha risposto affermativamente. I sindacati (sono presenti Filt Cgil, Fit Cisl, Uilt e Ugl Ta) sono tutti concordi nel chiedere il ritiro degli atti unilaterali, a partire dal regolamento aziendale che la compagnia intende introdurre dal primo marzo.

"Pare ci siano buone prospettive", ha detto arrivando alla riunione il segretario generale della Uiltrasporti Claudio Tarlazzi. "Speriamo che ritirino tutto, devono ritirare gli atti unilaterali, si riparte da li'". "Siamo molto cauti, i giudizi li diamo dopo", aggiunge il segretario nazionale della Filt Cgil Nino Cortorillo: "Spero che la riflessione a loro sia servita e non ci presentino una cosa edulcorata ma identica". "La condizione e' il ritorno al 31 dicembre 2016, siamo disponibili a rimetterci seduti e valutare ma non se mancano piano ed esuberi", ha detto il segretario nazionale della Fit Cisl Emiliano Fiorentino, sottolineando che "oggi l'azienda deve avere un atteggiamento diverso. Per noi il contratto Ryanair non e' un contratto che si può applicare in Italia. Alitalia ha già il suo contratto".

"Aspettiamo il piano industriale. Non pensino di scaricare le responsabilità sul costo e sull'organizzazione del lavoro. I lavoratori hanno già dato". Così il segretario generale della Uil, Carmelo Barbagallo, su Alitalia. "Hanno dimostrato incapacità di gestire la flotta. Una compagnia che era in buona salute è ridotta ai minimi termini. È la seconda privatizzazione Alitalia che fallisce", ha aggiunto Barbagallo che partecipa alla Conferenza di Organizzazione della Uil Piemonte.

 Alitalia ritenta trattativa - Pochi disagi negli aeroporti, ma molti aerei a terra, adesioni altissime tra i lavoratori e manifestazioni nel principale scalo del Paese, a Fiumicino. Si è svolta così ieri la giornata di scioperi che hanno interessato Alitalia e tutto il settore del trasporto aereo. Tra le motivazioni delle proteste, in particolare la situazione dell'ex compagnia di bandiera, con i sindacati che leggono nella buona riuscita dello sciopero un messaggio agli azionisti perché il piano industriale non ricada sul lavoro. Intanto oggi potrebbe ripartire la trattativa sul contratto: in mattinata è in programma un nuovo incontro tra azienda e sindacati.

    Ieri le prime proteste sono scattate fin dalla mezzanotte, con lo sciopero di 24 ore di piloti e assistenti di volo di Alitalia, indetto da Anpac, Anpav, Usb e Cub Trasporti, con fasce tra le 7 e le 10, e tra le 18 e le 21. A questo stop si è aggiunto, tra le 14 e le 18, lo sciopero di 4 ore di tutto il personale Alitalia, delle società di handling, del personale degli aeroporti e del personale di terra della compagnie aeree straniere, proclamato da Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Ugl-Ta. I disagi negli aeroporti sono stati contenuti grazie al fatto che le compagnie da giorni avevano adottato misure per minimizzare l'impatto degli scioperi. In particolare, Alitalia, che ha cancellato il 60% dei voli programmati per oggi, sia nazionali che internazionali, ha parlato in serata di "disagi limitati per i viaggiatori", precisando di essere riuscita a riproteggere oltre il 94% dei passeggeri coinvolti dagli scioperi. Easyjet ha preventivamente cancellato 38 voli.
    All'aeroporto di Fiumicino fin dal mattino non si sono registrati particolari disagi per i viaggiatori: lo scalo, rimasto regolarmente operativo, è anzi stato per tutta la giornata pressoché deserto. Ad animarlo, nel pomeriggio, la protesta, davanti al terminal 3, di centinaia tra lavoratori Alitalia, precari, rappresentanti degli handling e di varie società del comparto aereo e dell'indotto: il presidio, controllato dalle forze dell'ordine, si è trasformato intorno alle 16 in un corteo che ha sfilato, tra le bandiere di tutte le sigle sindacali, tra il terminal 3 ed il terminal 1. Molto alta, secondo i sindacati, la partecipazione dei lavoratori. L'adesione è stata "altissima pressoché unanime", assicura la Filt Cgil, sottolineando che questo "dimostra la consapevolezza dei lavoratori di fronte alla crisi Alitalia e la contrarietà alle ipotesi di stravolgere il Ccnl". Anche l'Usb parla di risultati "molto positivi", con una "fortissima adesione" nel Gruppo Alitalia, come anche alla Sea di Milano. Al centro delle preoccupazioni delle sigle che hanno indetto gli scioperi di oggi c'è soprattutto la situazione di Alitalia. Il segretario generale della Uil Barbagallo definisce "inaccettabile" che si scarichi la crisi sui lavoratori e apre al confronto, ma su un piano industriale che sia di sviluppo.
    L'Anpac chiede un piano più competitivo e suggerisce di separare la compagnia in due. Ai sindacati fa eco la politica, con il M5S che, come tutti in attesa del piano industriale, si dice pronto a convocare i vertici Alitalia in Parlamento.
    Intanto oggi potrebbe riprendere il dialogo interrotto due settimane fa tra azienda e sindacati per il rinnovo del contratto. I sindacati, che hanno disertato un primo incontro che era in programma ieri, hanno posto come condizione per riprendere il confronto che venga prima rimosso il tema del regolamento aziendale (che Alitalia vorrebbe introdurre dal primo marzo al posto del contratto collettivo). Posizione che resta immutata: "Ci attendiamo che l'incontro previsto domani con Assaereo e Alitalia - avverte Cortorillo della Filt Cgil - sgombri il campo da ultimatum e ripristini l'applicazione del contratto nazionale".
   

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