"Un rinnovato impeto per profonde
riforme strutturali potrebbe essere positivo per il rating
dell'Italia". Lo afferma Moody's durante un incontro a Milano
incentrato sui trend del settore del credito. L'Italia è insieme
a Regno Unito, Croazia e Polonia, il Paese tra tutti quelli
europei con un outlook negativo sul proprio rating (Baa2).
"L'outlook negativo riflette la combinazione della debolezza
della crescita di lungo periodo con la ridotta propensione alle
riforme economiche strutturali dopo il referendum", afferma
l'agenzia di rating.
Secondo Moody's le banche italiane restano quelle con i
maggiori Non-perfoming loans sul totale dei crediti: alla fine
del primo semestre 2016 la media era superiore al 17% rispetto
al 14% del 2012, con l'Irlanda che segue al 15%, migliorando
fortemente rispetto al 25% di cinque anni fa. La media italiana
di Tier 1 è di circa il 12,5%, sul livello di Portogallo e
Spagna, con le banche tedesche con un indice di capitalizzazione
al 15% e le irlandesi oltre il 20%.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA