L'onere annuo per il mantenimento in
vita della Società Stretto di Messina, sceso sotto i 2 milioni
di euro solo nel 2015, "risulta ancora rilevante" e, pertanto,
il superiore interesse al buon andamento amministrativo
suggerisce "celerità nella liquidazione della società
concessionaria". Lo afferma la Corte dei Conti nella delibera
(17/2016/G) sulla "ridefinizione dei rapporti contrattuali della
società Stretto di Messina".
La società Stretto di Messina è stata posta in liquidazione il
15 aprile 2013; "il termine annuale per la sua cessazione -
osserva la Corte - è da tempo scaduto". "Considerata l'assenza
di attività rilevanti - si legge nella delibera - è necessario
ridimensionare i costi della società inclusi quelli degli organi
sociali che la legge, originariamente, limitava implicitamente
all'anno previsto per la liquidazione".
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