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Alitalia, Calenda: "L'azienda è stata gestita male"

Alitalia, Calenda: "L'azienda è stata gestita male"

Il ministro: "Non si parli di esuberi senza piano industriale"

ROMA, 12 gennaio 2017, 14:23

Redazione ANSA

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Aerei Alitalia in una foto di archivio - RIPRODUZIONE RISERVATA

Aerei Alitalia in una foto di archivio - RIPRODUZIONE RISERVATA
Aerei Alitalia in una foto di archivio - RIPRODUZIONE RISERVATA

La situazione di Alitalia ci dice che l'azienda "è stata gestita male". Lo dice il ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda parlando a Radio anch'io rispondendo a una domanda sulla situazione della compagnia aerea e sul rischio di esuberi. "E' un'azienda - ha detto - totalmente privata che ha problemi significativi di gestione. Non esiste che si parli di esuberi prima di parlare di piano industriale. Nessuna azienda si salva senza piano industriale". Il ministro ha affermato che le colpe della gestione di Alitalia "non devono ricadere sui lavoratori". Calenda ha ricordato che l'azienda è privata e che il giudizio spetta agli azionisti ma che il Governo non vuole sentire parlare di esuberi prima di parlare del piano industriale. 

Montezemolo, imperativo piano in tre settimane - "Tra tre settimane" ci sarà un piano "forte e coraggioso" per Alitalia, dice il presidente Luca Cordero di Montezemolo: il progetto su cui già si lavora "sarà ulteriormente rivisitato da un advisor industriale condiviso tra i due soci perchè non deve essere solo dei manager ma pienamente condiviso da soci arabi e soci italiani". Rispettare i tempi "si deve", "è imperativo". Sarà la base per un "costruttivo" confronto con Governo e sindacati, "triangolo importante per affrontare in modo drastico e condiviso il modello di business".

Ieri in vista dello sciopero generale del settore in programma il 20 gennaio e considerata la "grave situazione" della compagnia, i sindacati hanno messo nero su bianco la loro preoccupazione e inviato una lettera al Governo per chiedere un incontro "urgentissimo". E non potendo ancora aprire l'atteso confronto sul Piano di rilancio della compagnia, hanno anche aperto formalmente le procedure che potrebbero portare alla proclamazione di uno sciopero a febbraio.

Nella missiva inviata al Governo, Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Ugl Trasporto Aereo chiedono "un urgentissimo incontro al fine di valutare ogni utile possibile decisione". Sul tavolo ci sono le problematiche del Fondo di solidarietà del settore (alla base dello sciopero di venerdì 20), il cui funzionamento, nonostante alcune "novità positive", è pesantemente aggravato dalle molte crisi aziendali. A questo si aggiunge poi l'annosa questione della vertenza Alitalia: le notizie emerse dopo l'incontro con il Governo, e il conseguente rinvio della presentazione del Piano industriale alle organizzazioni sindacali, hanno "generato ulteriore tensione - avvertono i sindacati - sia tra i lavoratori coinvolti di Alitalia che del settore". E' in questo clima di incertezza e preoccupazione che i sindacati, denunciando l'assenza di un confronto sul Piano industriale e la presenza di "atti unilaterali nei confronti del lavoro, in violazione del contratto e degli accordi", hanno aperto formale vertenza nei confronti di Alitalia: una procedura che, se non dovessero arrivare risposte, porterà ad un primo stop a febbraio. I sindacati chiedono che non venga eluso un confronto con loro e si dicono fin da subito disponibili ad un "percorso serio" con l'azienda sia sul Piano industriale che per l'apertura del tavolo per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro scaduto a fine dicembre.

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