Lactalis ritiene che l'opa a 2,8
euro su Parmalat "rappresenti un'opportunità unica" per gli
azionisti di minoranza di realizzare immediatamente "un premio
significativo" e di vendere un titolo "caratterizzato da un
livello di liquidità molto basso". I francesi detengono già
l'87,74% del capital e punta, con il raggiungimento della soglia
del 90,5% (sell-out), alla revoca delle azioni dalla quotazione
in Borsa. I fondi, in particolare Amber, hanno già detto no a un
prezzo "molto basso che non riflette il vero valore della
società". I 2,8 euro per azione offerti rappresentano comunque
"un prezzo mai raggiunto" da Parmalat sin dall'opa del 2011 dei
francesi ed "esprime un multiplo" di 11,4 volte il rapporto tra
enterprise value (valore d'impresa) e ebitda a fronte del
multiplo di 8,7 volte pagato nel 2011 da Sofil, ricordano i
francesi.
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