E' confermata la multa da 5 milioni di
euro inflitta dall'Antitrust nell'agosto scorso a Volkswagen,
accusata di pratica commerciale scorretta per una ritenuta
esistente manipolazione del sistema di controllo delle emissioni
inquinanti. Lo ha deciso il Tar del Lazio i cui giudici hanno
respinto la richiesta di sospensione del provvedimento
sanzionatorio fatta dal gruppo automobilistico.
La pratica che ha portato alla sanzione "riguarda la
commercializzazione sul mercato italiano - rese noto l'Antitrust
- a partire dal 2009, di autoveicoli diesel (con codice
identificativo EA189 EU 5) la cui omologazione è stata ottenuta
attraverso l'utilizzo di un software in grado di alterare
artificiosamente il comportamento del veicolo durante i test di
banco per il controllo delle emissioni inquinanti". Il Tar ha
ritenuto non esistenti i presupposti per la sospensione del
provvedimento sanzionatorio
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