I mercati attendono l'esito del
referendum senza particolari timori: nell'ultima settimana
l'indice Ftse Mib della Borsa di Milano è cresciuto del 3,5%
contro un calo medio dell'1% dei listini europei, nelle ultime 2
settimane la crescita è stata del 5%. Ancora più chiaro
l'allentamento della tensione sui titoli di Stato, con il
rendimento del Btp decennale in calo in una settimana del 9%
sotto quota 1,9%.
Anche per l'avvio di lunedì il clima tra chi non ha lasciato
gli uffici dalle parti di Piazza Affari per preparare le prime
contrattazioni a esito referendario certo non è da tregenda,
anche perché tutte le istituzioni che guardano alla stabilità
dei mercati sono pronte. Chi può fare veramente qualcosa in caso
di speculazione sui bond è la Bce, con la Consob pronta a
eventuali stop delle vendite allo scoperto sui titoli azionari
che possono risultare più esposti. Attento monitoraggio anche da
Banca d'Italia e ministero dell'Economia, senza che nessuno
abbia comunque predisposto interventi eccezionali.
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