Seduta positiva per le Borse
asiatiche che restano concentrate sugli impatti positivi che
l'elezione di Donald Trump alla presidenza degli Stati uniti
potrà avere sulla crescita globale.
Bene Shanghai (+0,47%), in scia all'accelerazione dei
profitti delle imprese industriali cinesi, saliti del 9,8% ad
ottobre, in compagnia di Hong Kong (+0,83%), Taiwan (+0,69%) e
Seul (+0,19%). Si muove attorno alla parità Shenzhen (+0,06%)
mentre hanno chiuso in calo Sydney (-0,79%) e Tokyo (-0,13%),
che ritraccia dopo 11 rialzi consecutivi, accusando lo stop alla
caduta dello yen sul dollaro.
Debolezza sul petrolio dopo che il ministro saudita del
petrolio, Khalid Al-Falih, non ha escluso che la riunione
dell'Opec di mercoledì prossimo possa concludersi con un nulla
di fatto, alla luce delle divisioni tra i Paesi su come
ripartirsi il taglio alla produzione. "Ci aspettiamo - ha detto
- che la domanda riprenda nel 2017, allora i prezzi si
stabilizzeranno e questo avverrà senza un intervento dell'Opec".
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