I dirigenti di prima fascia in
servizio alla data di entrata in vigore della riforma dello
Stato hanno diritto "fino ad esaurimento" ad "un incarico
dirigenziale di livello generale". E' quanto si legge nella
bozza del decreto di riforma della dirigenza pubblica, in attesa
di essere esaminata in Cdm. I dirigenti di prima fascia non
titolari di uffici dirigenziali, su richiesta dei vertici
dell'amministrazione, svolgono funzioni ispettive, di studio o
consulenza.
"Al fine di assicurare una graduale attivazione del sistema
della dirigenza pubblica", in fase di "prima applicazione", nei
"diciotto mesi successivi alla definizione dei criteri generali"
per il conferimento degli incarichi ciascuna amministrazione
pesca dal proprio ruolo, aprendo agli altri una quota non
superiore al 15%, si legge ancora nella bozza.
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